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La Basilica di Santa Lucia al Sepolcro e le catacombe

Il complesso monumentale che si trova in Piazza Santa Lucia, quartiere della Borgata nato a fine dell’800, comprende la Basilica di Santa Lucia al Sepolcro e l’annesso convento dei Padri Francescani, il Tempietto ottagonale, che custodisce il sepolcro della Santa e la Catacomba, risalente ai secoli III, IV e V e utilizzata come luogo di culto anche nei secoli successivi.

Basilica di Santa Lucia al Sepolcro

La Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, sorge sul luogo dove, secondo la tradizione, la santa venne martirizzata sotto la persecuzione di Diocleziano (intorno all’anno 304 d.C.). Durante il Dominio Arabo (878 d.C.-1086 d.C.) si racconta che le spoglie vennero nascoste per preservarle dall’assalto degli invasori. Nel 1040 il comandante bizantino Giorgio Maniace sottrasse Siracusa agli Arabi e fece trasferire le spoglie di Santa Lucia a Costantinopoli. Da qui il corpo fu successivamente trafugato dai Veneziani che conquistarono la capitale bizantina nel 1204 nel corso della quarta crociata ed è attualmente conservato nella chiesa di San Geremia a Venezia. Non ci sono tuttavia elementi certi che attestino che il corpo trafugato dai Bizantini fosse veramente di Santa Lucia, non essendovi al tempo alcun indizio che indicasse dove fosse seppellita la santa all’interno del complesso catacombale siracusano.

La pianta della chiesa rispecchia ancora oggi quella antica di epoca bizantina, con una grande navata centrale e due navate laterali. L’attuale basilica però venne ricostruita in epoca normanna nel XII secolo; ne sono traccia l’abside cupolata, il portale e i primi due ordini del campanile, mentre il rosone della facciata risale al XIV secolo. Nel 1618 arrivarono in città i Padri Francescani che si occuparono del sepolcro e abitarono il convento ormai in disuso. Numerosi interventi di rifacimento dell’interno della Basilica si ebbero tra la fine del sec. XV e la prima metà del sec. XVIII con le radicali innovazioni barocche del 1626 ad opera dell’architetto Giovanni Vermexio. Lasciando inalterato lo schema basilicale, Vermexio introdusse le grandi arcate a tutto sesto e i pilastri che probabilmente contengono al loro interno le antiche colonne normanne. Successivo è il porticato, edificato nel 1727 da Pompeo Picherali lungo il fianco destro e il prospetto della chiesa.
Il Tempietto del Sepolcro.

Dall’interno della Basilica, alla destra del presbiterio, si trova una scala dalla quale si accede alla cappella del Sepolcro. Si tratta di un tempietto ottagonale in stile barocco, progettato nel 1630 da Giovanni Vermexio. Costruito al di sotto del piano della campagna circostante, l’edificio risulta compiutamente decorato nelle facciate poste di fronte la chiesa e la piazza, mentre il retro non è mai stato completato ed è ancorato al banco roccioso. La facciata esterna presenta un susseguirsi di pilastri a vista sormontati da capitelli corinzi arricchiti da complicati disegni di piante, tralci e foglie. L’interno a pianta circolare forma un ottagono perfetto, ricoperto a cupola, con un altare, in corrispondenza del (presunto) loculo sepolcrale della martire siracusana, che accoglie la statua di Santa Lucia giacente, realizzata da Gregorio Tedeschi nel 1634. Il loculo sepolcrale è abbellito da un bassorilievo in cui sono rappresentati tre animali fantastici di derivazione medievale, il cui significato è legato alle qualità morali della Santa: il grifone è simbolo di incorruttibilità, la colomba è simbolo di purezza e il leone indica il coraggio.

Catacombe di Santa Lucia

Le Catacombe, sottostanti l’attuale Piazza Santa Lucia, si estendono a sud-ovest della chiesa e sono caratterizzate da una morfologia piuttosto complessa, costituita da un cimitero di comunità e da alcuni ipogei risalenti ai secoli III, IV e V. Il nucleo più antico (regione A, la più settentrionale ) risale agli anni 220-230 d.C. e si articola su tre livelli, con uno schema di gallerie con loculi impilati alle pareti. L’uso del complesso cimiteriale si protrasse fino alla piena età bizantina e normanna con ampliamenti e modifiche che trasformarono alcune aree in oratori aperti al culto dotati di affreschi.
Le difficili condizioni statiche del complesso ipogeo hanno limitato la fruizione delle catacombe da parte del pubblico unicamente alla regione A.

Catacombe di Santa Lucia

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